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Scopolamina Butilbromuro

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Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Scopolamina Butilbromuro?

In Italia la scopolamina butilbromuro è disponibile anche come associazione con il paracetamolo. Quando la scopolamina butilbromuro è combinata con il paracetamolo, devono essere prese in considerazione le avvertenze relative ad entrambi i farmaci presenti nell’associazione farmacologica.

Somministrazione intramuscolare: la scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) per via intramuscolare a pazienti che assumono farmaci anticoagulanti non è raccomandata per il rischio di ematoma. Nei pazienti in terapia con anticoagulanti, la scopolamina butilbromuro deve essere somministrata per via sottocutanea o per via endovenosa.

Pazienti anziani: in questa classe di pazienti l’uso della scopolamina butilbromuro potrebbe essere associato ad un aumento degli effetti collaterali. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela.

Turbe del sistema nervoso autonomo: poichè la scopolamina butilbromuro oltre a bloccare i recettori muscarinici sugli organi effettori innervati dal sistema nervoso del parasimpatico, agisce anche sui recettori nicotinici postgangliari, potrebbe esacerbare alcuni sintomi nei pazienti con turbe del sistema nervoso autonomo.

Tachiaritmie cardiache: la scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) deve essere somministrata con cautela in pazienti con tachicardia atriale perchè il farmaco potrebbe accentuare il disturbo a livello del cuore (blocco dei recettori muscarinici a livello del cuore con conseguente tachicardia).

Ipertensione arteriosa: la scopolamina butilbromuro deve essere somministrata con cautela nei pazienti con ipertensione arteriosa.

Insufficienza cardiaca congestizia: la somministrazione di scopolamina butilbromuro in pazienti con ipertiroidismo deve essere effettuata con cautela perchè potrebbe favorire la comparsa di tachicardia.

Ipertiroidismo: la somministrazione di scopolamina butilbromuro in pazienti con ipertiroidismo deve essere effettuata con cautela perchè potrebbe favorire il rischio di tachicardia.

Malattie epatiche e renali: nei pazienti con malattie a carico di fegato o rene l’uso della scopolamina butilbromuro richiede cautela a causa degli effetti che il farmaco potrebbe avere a livello biliare e uretro-vescicale (miorilassamento della muscolatura liscia con potenziale rischio di stasi o ritenzione).

Malattie caratterizzate da ostruzione delle vie respiratorie: poichè la scopolamina butilbromuro può ridurre il volume delle secrezioni bronchiali, la sua somministrazione a pazienti con malattie respiratorie a carattere ostruttivo richiede cautela per il rischio di un peggioramento della patologia.

Svuotamento gastrico: la scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) ha un effetto miorilassante sulla muscolatura liscia gastrointestinale pertanto rallenta lo svuotamento dello stomaco e può provocare stasi dell’antro.

Uso diagnostico: la scopolamina butilbromuro è utilizzata in diagnostica come coadiuvante nelle indagini radiologiche intestinali e nella gastroscopia per indurre miorilassamento muscolare. La somministrazione del farmaco può provocare offuscamento o temporanea perdita della visione (la scopolamina butilbromuro provoca midriasi e cicloplegia) ed è importante che il paziente sia avvertito del potenziale rischio.

Gravidanza: la somministrazione di scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) nelle donne in gravidanza richiede un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. In alcuni studi clinici, la somministrazione di scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) durante il parto è risultata indurre un’azione analgesica (spasmolitica) ed abbreviare i tempi necessari sia alla dilatazione della cervice uterina sia dell’espulsione del feto (Aggarwal et al., 2008; Makvandi et al., 2011).

Allattamento: gli anticolinergici sono stati associati ad inibizione della lattazione in vivo e a riduzione della secrezione di prolattina nelle donne non in allattamento (Aaron et al., 1997; Masala et al., 1982). La somministrazione di scopolamina butilbromuro non è raccomandata nelle donne che allattano. In letteratura non sono comunque riportati effetti tossici relativi all’uso del farmaco durante l’allattamento.

Attività che richiedono attenzione e coordinazione prolungate: i farmaci anticolinergici come la scopolamina butilbromuro possono influenzare la capacità di accomodazione dell’occhio. La scopolamina butilbromuro infatti ha un effetto inibitorio sul muscolo ciliare (cicloplegia: paralisi muscolare) con conseguente perdita della capacità di accomodazione che si traduce in una visione offuscata, non nitida.

Saccarosio: alcune specialità medicinali contenenti scopolamina butilbromuro (N-butilbromuro di joscina) possono presentare saccarosio fra gli eccipienti. Il saccarosio è uno zucchero formato da altri due zuccheri, il glucosio e il fruttosio. Le persone con intolleranza ereditaria al fruttosio (deficit dell’enzima fruttosio-1-fosfato-aldolasi) devono escludere dalla propria dieta il fruttosio, il saccarosio e il sorbitolo (Crepaldi, Baritussio, 2002; Castello, 2007). L’assunzione di farmaci contenenti saccarosio potrebbe essere controindicata.


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