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Daclatasvir

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Daclatasvir?

Bloccanti del canale del calcio: i bloccanti del canale del calcio diltiazem, nifedipina, amlodipina e verapamil sono inibitori del citocromo CYP3A4, pertanto la co-somministrazione con il daclatasvir è da effettuare sotto sorveglianza medica perché i livelli plasmatici di daclatasvir potrebbero aumentare per inibizione farmacometabolica.

Digossina: quando daclatasvir viene assunto insieme a digossina, i livelli ematici di questa aumentano; ciò è dovuto all’azione inibitoria della glicoproteina-P esercitata dal daclatasvir.

Dolutegravir: l’azione inibitoria della glicoproteina-P da parte del daclatasvir induce un aumento delle quantità di dolutegravir circolanti, quando co-somministrati.

Etravirina, nevirapina: gli inibitori della trascrittasi inversa etravirina e nevirapina sono induttori del citocromo CYP3A4, pertanto se somministrate contemporaneamente al daclatasvir potrebbero diminuirne l’esposizione sistemica. Siccome l’interazione non è stata studiata si consiglia di non somministrare questi farmaci insieme al daclatasvir.

Famotidina, omeprazolo: quando contemporaneamente al daclatasvir si assumono famotidina o omeprazolo, l’effetto additivo provoca un aumento del pH gastrico.

Induttori del citocromo CYP3A4: il daclatasvir viene metabolizzato dal citocromo CYP3A4, pertanto i livelli plasmatici di daclatasvir si riducono quando sono co-somministrati induttori dell’attività di questo citocromo, quali efavirenz. La dose di daclatasvir assunta in caso di co-somministrazione deve essere aumentata a 90 mg/die. In caso di induttori potenti, quali rifampicina, rifabutina, rifapentina, carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbitale, fenitoina, desametasone sistemico e erba di San Giovanni (iperico), la somministrazione è controindicata.

Inibitori del citocromo CYP3A4: il daclatasvir viene metabolizzato dal citocromo CYP3A4, pertanto i livelli plasmatici di daclatasvir aumentano quando sono co-somministrati inibitori dell’attività di questo citocromo, quali boceprevir, telaprevir, atazanavir/ritonavir, cobicistat, claritromicina, telitromicina, eritromicina, ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo, fluconazolo. La dose di daclatasvir assunta in caso di co-somministrazione deve essere ridotta a 30 mg/die.

Rosuvastatina: se somministrato contemporaneamente a rosuvastatina, daclatasvir induce un aumento della concentrazione plasmatica di rosuvastatina, a causa dell’inibizione della glicoproteina-P e della proteina di trasporto degli anioni organici OATP. Probabilmente ciò accade anche quando daclatasvir è somministrato insieme alle altre statine: atorvastatina, fluvastatina, simvastatina, pitavastatina, pravastatina.

Simeprevir: nell’ambito di uno studio clinico è stato osservato che la somministrazione contemporanea di daclatasvir (60 mg/die) e simeprevir (150 mg/die) porta a un aumento delle quantità circolanti di entrambi i farmaci. Tuttavia non è necessario aggiustare le dosi (Ouwerkerk-Mahadevan et al., 2016).

Substrati della glicoproteina-P: poichè il daclatasvir è un inibitore della glicoproteina-P, è possibile che la somministrazione in vivo provochi l’aumento di concentrazione plasmatica di molecole substrato di questa proteina, quali il dabigatran exetilato, quando co-somministrate con il daclatasvir.