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Ombitasvir


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Ombitasvir?

Ombitasvir è indicato, in combinazione con paritaprevir, ritonavir e dasabuvir e/o ribavirina, nel trattamento dell’epatite cronica causata dal virus HCV di genotipi 1a, 1b e 4. (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Ombitasvir?

Ombitasvir è disponibile solo nella formulazione in associazione a paritaprevir e ritonavir. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Ombitasvir?

L’ombitasvir è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo. (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Ombitasvir?

L’ombitasvir è sempre prescritto nell’ambito di una terapia di combinazione con altri farmaci antivirali. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Ombitasvir?

Se assunto insieme ad atazanavir, l’ombitasvir rilevato in circolo è minore. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Ombitasvir?

Le possibili manifestazioni avverse dovute all’assunzione di ombitasvir sono associate a quelle dell’assunzione contemporanea di paritaprevir, ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Ombitasvir?

Gli studi non hanno individuato particolari reazioni avverse in seguito all’assunzione di dosi di ombitasvir superiori a quelle raccomandate, fino a 350 mg. (leggi)

Farmacologia - Come agisce Ombitasvir?

Ombitasvir è un farmaco ad azione antivirale diretta contro il virus dll’epatite C (HCV). (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Ombitasvir?

I parametri farmacocinetici di ombitasvir sono stati calcolati tenendo in considerazione la terapia di co-somministrazione con paritaprevir/ritonavir e dasabuvir. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Ombitasvir?

La formula bruta di ombitasvir è C50H67N7O8. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Ombitasvir?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata a ombitasvir sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Ombitasvir?

Non ci sono specialità commerciali in Italia contenenti Ombitasvir. (leggi)

 

L’ombitasvir è un farmaco ad azione antivirale diretta contro la proteina NS5A del virus dell’epatite C HCV. La proteina NS5A è fondamentale per i processi di replicazione dell’RNA e la formazione delle particelle virali.

L’ombitasvir è indicato per il trattamento dell’epatite C cronica di pazienti infetti da HCV di genotipo 1a, 1b o 4. Anche i pazienti co-infetti da HCV e HIV (virus dell’immunodeficienza umana) possono essere sottoposti alla terapia con ombitasvir.

Viene assunto per via orale, alla dose di 25 mg/die, suddivisa in due compresse. Le compresse contengono, oltre ad ombitasvir, anche paritaprevir e ritonavir. Il trattamento è condotto in associazione a dasabuvir, con o senza ribavirina, per il genotipo 1 e in associazione a ribavirina per il genotipo 4. La durata della terapia è di 12 o 24 settimane.

L’ombitasvir non deve essere somministrato ai pazienti con ipersensibilità, ai pazienti con disfunzione epatica grave, alle pazienti che assumono contraccettivi orali o in caso di assunzione di farmaci substrato, induttori o inibitori del citocromo CYP3A4.

Pur non essendo direttamente metabolizzato da questo citocromo, infatti, l’emivita di ombitasvir è correlata a quella del paritaprevir, la cui esposizione può variare in funzione dell’attività citocromiale.

Sono state, inoltre, osservate interazioni con farmaci substrato della gilicoproteina-P, come per esempio il ketoconazolo, o dell’enzima glucuronosiltransferasi UGT, come il raltegravir.

La terapia con l’ombitasvir può provocare anemia, pruriti cutanei, aumento dei livelli circolanti di transaminasi epatiche ALT e di bilirubina, senso di nausea, affaticamento, astenia e insonnia. Gli effetti avversi maggiori si riscontrano quando si assume anche ribavirina.

Quantità di ombitasvir superiori a quella raccomandata non comportano effetti tossici, ma, in caso di sovradosaggio, è bene mantenere controllate le condizioni cliniche.
Negli studi condotti l’ombitasvir non è risultato mutageno né cancerogeno e non ha mostrati effetti sulla fertilità.
Sono state evidenziate malformazioni fetali in ratti e conigli esposti a dosi superiori a quelle utilizzate in terapia sull’uomo.

Sono stati condotti test in vitro per esaminare la potenza dell’antivirale, contro i vari genotipi del virus HCV, e per individuare le proteine con variabili resistenti.

In clinica sono stati condotti diversi studi per valutare l’efficacia della terapia, attraverso la determinazione della percentuale di pazienti con SVR (risposta virologica sostenuta), che è l’assenza di virus, dopo 12 settimane dalla fine del trattamento.

L’efficacia della terapia con ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirina, contro le infezioni da genotipo 1, in prima o seconda linea di trattamento, è risultata sempre maggiore del 90%.
Nel trial condotto su pazienti infetti da genotipo 4 il gruppo trattato con ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e ribavirina ha raggiunto il 100% di SVR12.

Ombitasvir viene assunto oralmente insieme ai pasti, perché il cibo ne potenzia l’assorbimento. In seguito circola prevalentemente legato alle proteine plasmatiche e la sua concentrazione raggiunge il picco massimo di 127 ng/ml in 4-5 ore. Viene biomodificato in 13 attraverso reazioni di idrolisi ammidica e ossidazione, dando origine a 13 diversi prodotti metabolici inattivi, ed è eliminato per via biliare o renale.