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Asenapina

Sycrest


Indicazioni - Quali sono le indicazioni terapeutiche di Asenapina?

L’asenapina è indicata in monoterapia per il trattamento acuto degli episodi maniacali o misti associati a disturbo bipolare di tipo I negli adulti (leggi)

Posologia - Qual è la posologia di Asenapina?

Riportiamo di seguito la posologia di asenapina nelle diverse indicazioni terapeutiche. (leggi)

Controindicazioni - Quando non si deve usare Asenapina?

Il farmaco è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo e/o a uno dei suoi eccipienti (gelatina, mannitolo). (leggi)

Avvertenze - Quali informazioni conoscere prima di usare Asenapina?

Casi di ipotensione ortostatica (abbassamento improvviso della pressione arteriosa quando si passa dalla posizione orizzontale alla posizione eretta) sono stati osservati soprattutto all’inizio del trattamento con asenapina e nei pazienti anziani. (leggi)

Interazioni - Quali sono le interazioni farmacologiche di Asenapina?

Come altri antipsicotici, l’asenapina può interagire con altri farmaci sia in senso farmacodinamico che farmacocinetico. (leggi)

Effetti collaterali - Quali sono gli effetti collaterali di Asenapina?

Nel settembre 2011, la FDA ha emanato una nota di allerta sul rischio di gravi reazioni allergiche associate all’uso dell’asenapina. (leggi)

Tossicità - Qual è la tossicità di Asenapina?

Sono riportati casi di sovradosaggio di asenapina, con agitazione e confusione, acatisia, distonia orofacciale, sedazione e risultanze asintomatiche all’ECG (bradicardia, complessi sovraventricolari, ritardo di conduzione intraventricolare). (leggi)

Farmacologia - Come agisce Asenapina?

L’asenapina (inizialmente nota come ORG-5222) è un farmaco antipsicotico di seconda generazione. (leggi)

Farmacocinetica - Qual è il profilo farmacocinetico di Asenapina?

L’elevato metabolismo pre-sistemico, con ridotta biodisponibilità orale, ha indotto lo sviluppo di una formulazione sublinguale di asenapina. (leggi)

Classificazione - Qual è la formula di struttura di Asenapina?

La formula bruta di asenapina è C17H16ClNO. (leggi)

Bibliografia - Quali fonti bibliografiche per Asenapina?

Le informazioni contenute nella ricerca Pharmamedix dedicata ad asenapina sono state analizzate dalla redazione scientifica con riferimento alle fonti seguenti. (leggi)

Specialità - Quali sono le specialità medicinali che contengono Asenapina?

Asenapina è prescrivibile nella specialità commerciale Sycrest. (leggi)

 

L’asenapina è un antipsicotico di seconda generazione (“atipico”) registrato tramite procedura centralizzata europea per il trattamento degli episodi maniacali da moderati a severi associati al disturbo bipolare di tipo I negli adulti. In Europa, contrariamente a quanto avvenuto negli Stati Uniti, l’asenapina non ha ottenuto la registrazione nel trattamento della schizofrenia.

L’asenapina è disponibile sotto forma di compresse sublinguali di colore bianco o biancastro, rotonde da 5 e 10 mg (come maleato). Nel trattamento del disturbo bipolare, la dose raccomandata è di 10 mg due volte al giorno, al mattino e alla sera, che può essere ridotta, se richiesto, a 5 mg due volte al giorno (maggior sensibilità del paziente al farmaco, co-somministrazione con altri farmaci indicati per trattamento episodio maniacale). Nel trattamento della schizofrenia, terapia in acuto e di mantenimento, la dose raccomandata di asenapina è di 5 mg due volte al giorno. Negli studi clinici, l’uso di dosaggi pari a 20 mg/die non ha dato un aumento dei benefici clinici. Nei pazienti anziani (età > 65 anni) e in caso di insufficienza renale non è richiesto un aggiustamento della dose di asenapina, così come nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato. Il farmaco non è raccomandato nei pazienti con grave insufficienza epatica (Classe C di Child-Pugh).

L’asenapina non è stata approvata per l’uso nei pazienti pediatrici.
Non è raccomandata nel trattamento di psicosi in pazienti anziani con demenzia (aumento del rischio di eventi cerebrovascolari e di mortalità improvvisa).

L’asenapina richiede cautela in caso di malattie cardiovascolari (scompenso cardiaco, infarto o ischemia del cuore, difetti della conduzione cardiaca) o cerebrovascolari, o in caso di condizioni che possano favorire la comparsa di ipotensione (ad esempio, disidratazione e ipovolemia) per gli effetti ipotensivi (rischio di ipotensione ortostatica) dovuti alla sua attività alfa1-bloccante.

Altre condizioni che richiedono cautela nella somministrazione di asenapina comprendono stato epilettico (il farmaco abbassa la soglia convulsive), iperglicemia/diabete o fattori di rischio per diabete (il farmaco è stato associato a iperglicemia e esacerbazione di diabete), rischio di prolungamento dell’intervallo QT (co-somministrazione di farmaci noti per aumentare l’intervallo QT, syndrome del QT lungo, fattori di rischio cardiovascolare o disfunzioni elettrolitiche), fattori di rischio per aumento della temperatura corporea (l’asenapina come altri farmaci antipsicotici può alterare la capacità dell’organismo di termoregolazione).

L’asenapina è stata inoltre associata a discinesia tardiva e sindrome neurolettica maligna. La comparsa di sintomi correlabili all’una o all’altra condizione richiede la sospensione dell’antipsicotico.

L’asenapina non è raccomandata in gravidanza e durante l’allattamento. Nel caso fosse necessario somministrare il farmaco in gravidanza devono essere soppesati con attenzione i benefici alla madre e i potenziali rischi per il feto.

Come altri antipsicotici, l’asenapina può interagire con altri farmaci sia in senso farmacodinamico (farmaci ad azione centrale, farmaci antipertensivi, levodopa e agonisti della dopamina) che farmacocinetico (fluvoxamina, paroxetina).

Gli effetti indesiderati più frequentemente riportati negli studi a breve termine condotti nei pazienti con mania bipolare sono stati sonnolenza, vertigini, disordini extrapiramidali (EPS) e aumento del peso corporeo. Dopo commercializzazione del farmaco (segnalazioni postmarketing) sono state riportate reazioni anafilattiche e anafilattoidi. Nel 2011 la Food and Drug Administration, l’agenzia regolatoria statunitense che si occupa dei farmaci, ha emanato una nota di allerta sul rischio di gravi reazioni allergiche associate alla somministrazione dell’asenapina (anafilassi, angioedema, distress respiratorio).

Sono riportati casi di sovradosaggio di asenapina, con agitazione e confusione, acatisia, distonia orofacciale, sedazione e risultanze asintomatiche all’ECG (bradicardia, complessi sovraventricolari, ritardo di conduzione intraventricolare). Non esiste un antidoto al farmaco. Il trattamento del sovradosaggio è sintomatico, dipende dalle condizioni del paziente ed è volto a mantenere le funzioni vitali (polso, respirazione, pressione, stato di coscienza).

Ma qual è il meccanismo d’azione di asenapina? Il preciso meccanismo di azione è sconosciuto ma si ritiene che, come la maggior parte degli antipsicotici di seconda generazione, l’asenapina agisca principalmente bloccando i recettori dei neurotrasmettitori della 5-idrossitriptamina (anche nota come serotonina; 5-HT) e della dopamina (D).

L’asenapina viene somministrata per via sublinguale (biodisponibilità: 35%). La somministrazione orale non è adatta perchè associata ad una biodisponibilità inferiore al 2% (compresse orali). Dopo somministrazione sublinguale, la biodisponibilità di asenapina risente della contemporanea assunzione di acqua e cibo, che pertanto non dovrebbero essere somministrati nei 10 minuti successivi alla somministrazione del farmaco. L’asenapina si distribuisce rapidamente nei tessuti dell’organismo (volume di distribuzione: 1700 L) e si lega ampiamente alle proteine plasmatiche, in particolare albumina e alfa1-glicoproteina acida (legame sieroproteico: 95%). L’asenapina subisce metabolismo epatico per coniugazione con l’acido glucuronico ad opera dell’enzima uridindifosfato-glucuronil-transferasi (UGT1A4) (via metabolica primaria) e per ossidazione ad opera dell’enzima CYP1A2 e in minor misura degli enzimi CYP3A4 e 2D6. I metaboliti non possiedono attività farmacologica. L’escrezione di asenapina e renale e epatica sotto forma di metaboliti (solo il 5-16% di asenapina tal quale è escreta nelle feci). L’emivita di eliminazione del farmaco si approssima alle 24 ore (13,4-39,2 ore).