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Criptosporidiosi

Sintomi

Quali sono i sintomi della Criptosporidiosi?

I sintomi della criptosporidiosi comprendono:

Il sintomo clinico prevalente con cui si manifesta la criptosporidiosi è la diarrea che può essere molto intensa, con feci liquide (diarrea acquosa) e maleodoranti, resistente ai comuni trattamenti sintomatici. La diarrea può essere accompagnata da nausea (51% dei pazienti), crampi addominali (96%), vomito (65%), febbricola (59%). La diarrea può portare a debilitazione del paziente con inappetenza e malessere generale.

La durata dei sintomi e l’andamento clinico dell’infezione dipendono principalmente dallo stato immunitario del paziente. Nei pazienti con sistema immunitario efficiente (pazienti immunocompetenti), la criptosporidiosi può essere asintomatica o presentarsi, più spesso, con diarrea e sintomi correlati (crampi addominali, nausea, inappetenza) che si risolvono spontaneamente nel giro di qualche settimana. Nei pazienti con deficit del sistema immunitario (pazienti immunocompromessi), i sintomi si manifestano più lentamente, sono molto più gravi e vanno incontro ad un progressivo peggioramento.

Nei bambini il mancato apporto nutritivo conseguente alla diarrea profusa può provocare un ritardo nella crescita. In questa categoria di pazienti, infatti, l’infezione può causare atrofia dei villi intestinali e presenza di linfociti a livello della lamina basale (struttura che sostiene l’epitelio intestinale).

Nelle forme più gravi di criptosporidiosi si può osservare ingrossamento delle cripte intestinali (solchi presenti tra i villi, formati da diversi tipi di cellule, alcune delle quali producono muco o enzimi) e marcata infiammazione (Esposito et al., 2014). La colonizzazione da parte del criptosporidium delle cripte intestinali determina la cronicità dell’infezione. L’infiammazione acuta della mucosa intestinale può provocare necrosi gangrenosa (Maisto et al., 1998).

Le forme più gravi di malattia si manifestano nei pazienti con deficit del sistema immunitario, soprattutto a carico della risposta immunitaria cellulo-mediata: pazienti con tumori del sangue, pazienti con HIV (conta dei linfociti CD4+ < 100-200 cell/ microlitro), pazienti con deficit primario delle cellule T o del ligando CD40 (sindrome da iper-IgM). In questi pazienti la diarrea può diventare progressivamente più grave con perdita di liquidi fino a 25 litri nell’arco delle 24 ore, provocando disidratazione, squilibri elettrolitici, malassorbimento, morte. Nei pazienti immunodepressi, l’infezione può essere persistente ed estendersi a tutto l’intestino, inclusi colecisti e dotto pancreatico, e interessare i polmoni. Nelle forme con coinvolgimento della colecisti e del dotto pancreatico possono comparire: pancreatite, colangite sclerosante e, raramente, cirrosi biliare. La colonizzazione polmonare del criptosporidium si manifesta con tosse, difficoltà respiratoria (dispnea), infiammazione della laringe. Nei pazienti con AIDS in fase avanzata, la criptosporidiosi può causare la formazione di cisti contenenti gas intestinale all’interno della parete dell’intestino (pneumatosi intestinale cistica) che possono andare incontro a rottura liberando il gas all’interno del cavo peritoneale (spazio presente tra le due lamine che formano il peritoneo, membrana che ricopre la maggior parte degli organi presenti nell’addome e nella pelvi) (Esposito et al., 2014).