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Ketoprofene

Oki, Fastum, Orudis e altri

Tossicità - Qual è la tossicità di Ketoprofene?

Sovradosaggio: in caso di sovradosaggio con ketoprofene procedere con lavanda gastrica o indurre emesi. I sintomi da intossicazione comprendono sonnolenza, dolori addominali, vomito, ipotensione, broncocostrizione ed emorragia gastrointestinale.

Tossicità gastrointestinale: emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione anche fatali, sono state riportate con tutti i FANS, incluso ketoprofene, in qualsiasi momento durante il trattamento con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali.
Fattori di rischio aggiuntivi sono rappresentati da età (> 60 anni), anamnesi positiva per tossicità gastrointestinale, terapie concomitanti che possano influenzare i processi di coagulabilità del sangue.

Linfoma non-Hodgkin: ai dati disponibili in letteratura l'uso dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) sembra che l'uso dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) sembra essere associato ad un aumento del rischio di linfoma non-Hodgkin (Cerhan et al., 2003).
E' stato condotto uno studio prospettico di coorte che ha coinvolto 27290 donne in post-menopausa nello stato dello Iowa (USA) e che ha identificato 131 casi di linfoma non Hodgkin in 7 anni di follow-up. Rispetto alle non utilizzatrici, le donne utilizzatrici di FANS avevano un rischio aumentato di linfoma non-Hodgkin, con un rischio relativo di 1,71 per le utilizzatrici di ASA, di 2,39 per le utilizzatrici di un FANS diverso dall'ASA e di 1,97 per le utilizzatrici di entrambi i tipi di FANS. Anche se la diagnosi di artride reumatoide è risultata associata al rischio di linfoma non-Hodgkin, l'associazione positiva tra uso di FANS e linfoma non-Hodgkin era indipendente dalla storia di artrite reumatoide (Cerhan et al., 2003).

Gravidanza: l'inibizione della sintesi della prostaglandine può interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embriofetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, incluso ketoprofene, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dell'1% fino a circa l'1.5%. Il rischio sembra aumentare con la dose e la durata della terapia. In vivo, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha provocato un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalità embrione-fetale.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e a disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; possono inoltre esporre la madre e il neonato, ad un possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, anche a dosi molto basse, e ad un'inibizione delle contrazioni uterine con ritardo o prolungamento del travaglio.

DL50
Dopo somministrazione orale 900 mg/kg (topo maschio); 705 mg/kg (topo femmina); 68 mg/kg (ratto maschio); 110 mg/kg (ratto femmina).